
FREE TALK PER LA RITROVATA LIBERTA’ DI PAROLA IN LIBIA.
20 ottobre 2011, muore Gheddafi. Il popolo libico respira un’aria nuova; è il giorno in cui i guerriglieri della rivoluzione hanno messo fine al regime che per quarant’anni ha tormentato e devastato la vita di questa popolazione. E così che il Paese comincia il lento cammino verso la democrazia che passa anche dalla libera informazione. “Free talk”, traducetelo come volete, libera conversazione, libere parole , libertà di espressione per una Libia ormai libera dalla dittatura.
In onda sei giorni la settimana per un ora,viene trasmessa direttamente da radio libertà a Tripoli. E dopo questi lunghi mesi di guerra civile, in cui ogni forma di espressione veniva duramente repressa, dove centinaia di civili hanno perso la vita in maniera del tutto disumana, adesso, sui 93.4 FM la musica è cambiata. La stessa frequenza che qualche settimana prima trasmetteva canti rivoluzionari, e di matrice politica, e che finalmente può trasmettere la voce, la vera voce di un popolo a cui avevano messo un cerotto sulla bocca.
E nonostante le condizioni di questo paese siano ancora del tutto incerte e disastrose, nessuno si tira indietro. E’ ora di parlare. Per troppo tempo è regnato il silenzio. E visto che esprimere un opinione non è più un rischio per la propria vita, è arrivato il momento di averne una. Adesso si che potrà nascere un’opinione pubblica. Ed è così che i ragazzi che hanno fondato questa radio vogliono crearla, incitando i loro concittadini a non avere più paura,a non temere una reazione delle forze armate. Si discute di ogni argomento: dalla caduta di Gheddafi, al futuro del loro paese, all’educazione, a ciò che si può fare e ciò che invece sarebbe meglio evitare. Insomma stiamo parlando di un vero e proprio libero dibattito che tutti possono ascoltare. E come dissero proprio i fondatori di “free talk”, adesso è tutta un’altra musica.
In onda sei giorni la settimana per un ora,viene trasmessa direttamente da radio libertà a Tripoli. E dopo questi lunghi mesi di guerra civile, in cui ogni forma di espressione veniva duramente repressa, dove centinaia di civili hanno perso la vita in maniera del tutto disumana, adesso, sui 93.4 FM la musica è cambiata. La stessa frequenza che qualche settimana prima trasmetteva canti rivoluzionari, e di matrice politica, e che finalmente può trasmettere la voce, la vera voce di un popolo a cui avevano messo un cerotto sulla bocca.
E nonostante le condizioni di questo paese siano ancora del tutto incerte e disastrose, nessuno si tira indietro. E’ ora di parlare. Per troppo tempo è regnato il silenzio. E visto che esprimere un opinione non è più un rischio per la propria vita, è arrivato il momento di averne una. Adesso si che potrà nascere un’opinione pubblica. Ed è così che i ragazzi che hanno fondato questa radio vogliono crearla, incitando i loro concittadini a non avere più paura,a non temere una reazione delle forze armate. Si discute di ogni argomento: dalla caduta di Gheddafi, al futuro del loro paese, all’educazione, a ciò che si può fare e ciò che invece sarebbe meglio evitare. Insomma stiamo parlando di un vero e proprio libero dibattito che tutti possono ascoltare. E come dissero proprio i fondatori di “free talk”, adesso è tutta un’altra musica.
Sono molto contento del cambiamento, da uomo di sinistra amo la svolta, soprattutto quando è in positivo come quella libica. Ma mi domando, come molti, ci sono i presupposti per una sana democrazia? Solo il tempo sentenzierà...
RispondiEliminaQuando il cambiamento parte dai giovani ha forza dirompente..
RispondiEliminaLibertà...Democrazia...
RispondiEliminaParole che descrivono perfettamente i bisogni e i desideri di un intero popolo che non sognava altro che uscire da questa situazione di dittatura.
Possiamo parlarne, dobbiamo parlarne!
Ancora nel 2011 ci sono paesi governati da dittatori che calpestano e annullano i diritti dei cittadini. Finalmente la Libia se ne è liberata e attraverso questa radio lo urla a tutti.
La libertà non sempre è scontata, a volte è sofferta e bisogna battersi per ottenerla.
In bocca al lupo alla Libia e a tutti i suoi LIBERI cittadini; create un paese migliore, per voi e per gli altri!
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaRachele commenti e te ne penti?
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