
Ricostruzione in nome del popolo italiano. Questo il titolo della manifestazione indetta dal PD per oggi, giorno 5 novembre 2011, a Roma. Il partito invita il popolo italiano a scendere nuovamente in piazza. Il nostro popolo ha una voce, e così deve farla sentire. Ancora una volta, i cittadini italiani si mobilitano per dimostrare la propria indignazione verso il governo Berlusconi. Ma non solo, perché è in questi momenti, quando migliaia di persone si ritrovano insieme a combattere per una causa comune, che si sente il vero spirito di una nazione. Un sentimento comune che riesce a venir fuori. E adesso cambia anche l’impostazione tradizionale della comunicazione politica.
Utilizzare le vie mediatiche del web per chiamare i cittadini a partecipare in prima persona. E così che Bersani e soci riescono a coinvolgere questa enorme massa di gente, cercando le varie adesioni non solo tra gli iscritti al partito democratico, ma anche tra tutti gli altri cittadini che sentono questo sentimento proprio. Esattamente come le informazioni giunteci sul referendum del 12 e 13 giugno, che grazie alle immense vie di internet sono riuscite ad arrivare fin dentro le nostre stanze. E quindi cambia anche il modo di vedere la politica. Non più associata a grandi parole prive di concretezza, ma uno spazio libero che si apre per chi crede e per chi ha un vero motivo per manifestare. E’ grazie soprattutto al popolo dei social network, e a tutti coloro che si sono impegnati a promuovere questa iniziativa che oggi sono arrivati a Roma circa 1400 autobus. Un risultato niente male, direi. Ed aggiungerei anche che è bello, almeno in queste poche situazioni, sentirsi parte di una società unita, che crede nel proprio valore e nella propria voce e che quindi si alza dal divano e scende in piazza per urlare la propria opinione.
Utilizzare le vie mediatiche del web per chiamare i cittadini a partecipare in prima persona. E così che Bersani e soci riescono a coinvolgere questa enorme massa di gente, cercando le varie adesioni non solo tra gli iscritti al partito democratico, ma anche tra tutti gli altri cittadini che sentono questo sentimento proprio. Esattamente come le informazioni giunteci sul referendum del 12 e 13 giugno, che grazie alle immense vie di internet sono riuscite ad arrivare fin dentro le nostre stanze. E quindi cambia anche il modo di vedere la politica. Non più associata a grandi parole prive di concretezza, ma uno spazio libero che si apre per chi crede e per chi ha un vero motivo per manifestare. E’ grazie soprattutto al popolo dei social network, e a tutti coloro che si sono impegnati a promuovere questa iniziativa che oggi sono arrivati a Roma circa 1400 autobus. Un risultato niente male, direi. Ed aggiungerei anche che è bello, almeno in queste poche situazioni, sentirsi parte di una società unita, che crede nel proprio valore e nella propria voce e che quindi si alza dal divano e scende in piazza per urlare la propria opinione.
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