LA MORALE DENTRO LA NOTIZIA!!!
Varese, 18 novembre 2011. Dopo più di un anno di indagini, i carabinieri della compagnia di Saronno hanno arrestato 11 stranieri, già pregiudicati, ritenuti responsabili di una fiorente attività di spaccio di cocaina e hashish nei confronti di ragazzini. Le indagini, infatti, erano già iniziate nel maggio del 2010, quando erano sorti i primi dubbi sul “via vai” di gente nella zona ferroviaria e nel centro della città di Saronno, dove erano soliti appostarsi in attesa dei vari clienti. I pusher, condannati per spaccio, hanno anche avuto l’aggravante per aver indotto minorenni all’uso di stupefacenti. infatti, tra i molti clienti, si trovavano anche ragazzi di non più di sedici anni, che compravano le sostanze quotidianamente. I carabinieri, dopo aver arrestato il primo pusher, hanno scoperto che il giro era molto più ampio. Le zone dello spaccio erano divise in ragione della nazionalità degli spacciatori : gli egiziani “lavoravano” nei pressi della stazione ferroviaria, mentre i tunisini si dividevano nel centro della città.
Un’attività che andava avanti ormai da anni, e che, come si è scoperto, fruttava molti soldi. Infatti nel corso dell’operazione sono stati sequestrati insieme alle varie sostanze, anche i diversi guadagni giornalieri. Uno degli arrestati, un egiziano di 30 anni, in concomitanza con l'arrivo e la partenza degli studenti dalla stazione ferroviaria di Saronno, aveva il compito di attendere i ragazzi nel sottopassaggio della ferrovia, prima di andare a scuola e subito dopo l'uscita, per vendere loro stupefacenti, in particolare hashish. Gli arrestati sono stati immediatamente trasferiti nelle carceri di Milano e Torino. Ma sappiamo benissimo che la questione rimane sempre aperta. Oggi in Italia il problema persiste; “gioventù bruciata” molti la chiamano. Ragazzini che ogni giorno si spengono a causa della droga e sembra che nessuno possa farci nulla. Stranieri che, non trovando altro da fare, fungono da capro espiatorio. Ma rendiamoci conto che il problema non sono soltanto loro. Il vero problema sta alla base: la degenerazione di una gioventù che si butta su questo senza rendersi conto di ciò che perde. Senza pensare, neanche per un attimo, che quel momento di euforia possa bastare per un eternità di silenzio. Ed io non posso fare a meno di chiedermi, ma soprattutto di chiedere a voi: ne vale veramente la pena?
Un’attività che andava avanti ormai da anni, e che, come si è scoperto, fruttava molti soldi. Infatti nel corso dell’operazione sono stati sequestrati insieme alle varie sostanze, anche i diversi guadagni giornalieri. Uno degli arrestati, un egiziano di 30 anni, in concomitanza con l'arrivo e la partenza degli studenti dalla stazione ferroviaria di Saronno, aveva il compito di attendere i ragazzi nel sottopassaggio della ferrovia, prima di andare a scuola e subito dopo l'uscita, per vendere loro stupefacenti, in particolare hashish. Gli arrestati sono stati immediatamente trasferiti nelle carceri di Milano e Torino. Ma sappiamo benissimo che la questione rimane sempre aperta. Oggi in Italia il problema persiste; “gioventù bruciata” molti la chiamano. Ragazzini che ogni giorno si spengono a causa della droga e sembra che nessuno possa farci nulla. Stranieri che, non trovando altro da fare, fungono da capro espiatorio. Ma rendiamoci conto che il problema non sono soltanto loro. Il vero problema sta alla base: la degenerazione di una gioventù che si butta su questo senza rendersi conto di ciò che perde. Senza pensare, neanche per un attimo, che quel momento di euforia possa bastare per un eternità di silenzio. Ed io non posso fare a meno di chiedermi, ma soprattutto di chiedere a voi: ne vale veramente la pena?
No, non ne vale assolutamente la pena !!!
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