Sabato 18 Agosto un paesino della provincia
di Catania, San Michele di Ganzaria, è stato il palcoscenico di un opera
teatrale molto singolare. La compagnia teatrale Bella Morea ha dato vita ad un
passato, che a noi sembra lontano, attraverso uno spettacolo itinerante molto
coinvolgente grazie alle scenografie e alle musiche che accompagnavano il
percorso lungo i vicoli cittadini. L’evento ha riscoperto i lavori tipici della
terra siciliana e dell’antica arte del “curtigghio”. Noi di ORBIS eravamo presenti
allo spettacolo e abbiamo colto l’occasione di fare un intervista ad uno dei
cantanti/musicisti dell’opera, Francesco Bunetto.
1)Da quale idea è nata quest’iniziativa?
La nostra compagnia con i suoi spettacoli
musico-teatrali itineranti nei vicoli del centro storico, che rappresentano la
vita popolare e con le sue rievocazioni del natale e della pasqua con canti
popolari tradizionali, intende valorizzare l’identità siciliana
2)Qual è l’importanza dell’evento a San Michele?
E’ Il recupero della memoria storica,
quella tramandata dai nostri nonni
3)Cosa vuole trasmettere la compagnia teatrale con questo spettacolo?
La ricchezza e l’orgoglio del nostro
patrimonio della tradizione
4)Da dove deriva il nome “Bella Morea”?
Il nome
Bella morea (in greco Bukur Morea) deriva da un canto che racconta la
nostalgia, il dolore e il ricordo della patria persa per sempre; “Morea” è il
luogo da cui venivano la maggior parte degli Arbresh che oggi si trovano in
Italia Meridionale. Per dare omaggio al paese di San Michele di Ganzaria
fondato da una colonia greco-albanese.
5)Cosa avete usato per le scenografie?
Tutti antichi strumenti di lavoro agricolo
originali.
6)In quante parti è suddiviso lo “spettacolo itinerante”?
Da quello dei “ travagghi ni curtigghi “ come
lu carritteri, lu scarparu, li vanniatini, li lavannai, li filatrici, scene di
matrimonio e serenate , il cantastorie, a quello dei lavori agricoli, come la
vendemmia, la raccolte delle olive, la mietitura
7)Fai una piccola descrizione di ogni scena.
- La scena delle vanniatine rappresenta il
mercato antico con galline lella gabbia, ceste fatte di canna per la frutta,
pentole di rame, bottega antica che vende ferro da stiro a carbone, lampade ad
olio, maida, cornici antiche, con donne popolane che si scambiano la merce..(le
uova con le cipolle o la farina).
- La scena del calzolaio con attrezzi
antichi originali
- La scena delle lavandaie con il filo
steso per appendere il bucato, fatto di canne e la tinozza
- La scena delle ricamatrici, con il
telaio, chi lavorava a maglia, chi all’uncinetto con l’esposizione di centrini,
coperte fatte a mano
- Il cacciatore con “la panara” che veniva
usata per catturare il coniglio
- Il cantastorie sulla leggenda della
Baronessa di Carini
- Il matrimonio con abito originale antico
e damigelle
- La serenata
- Canti tradizionali della mietitura, della
raccolta delle olive e dela vendemmia .
8)Quale scena ti è piaciuta di più e perché.
Quello della mietitura, perché dal vivo con
attrezzi originali antichi si interpretava la vera mietitura di una volta
9)Fai un saluto ai tuoi lettori ^^
Buona Sicilia a tutti
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