lunedì 13 maggio 2013

“Walk of Life”: passeggiata di solidarietà


La prima Telethon nasce nel 1996 negli Stati Uniti d’America al fine di raccogliere fondi per la ricerca sulla Distrofia muscolare. 
In Italia, invece, Telethon nasce nel 1989, grazie all’incontro tra Susanna Agnelli (sorella dell’imprenditore Gianni Agnelli) e l’ Unione italiana alla distrofia muscolare, per finanziare e promuovere la ricerca scientifica sulle malattie genetiche, malattie rare e trascurate dai grandi investimenti pubblici e privati. 

La fondazione Telethon è un’organizzazione no profit riconosciuta dal Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica. 
Il compito di questa fondazione è quello di gestire e promuovere le iniziative di raccolta fondi per poi destinarli alla continua ricerca presso alcuni istituti Telethon situati in Italia, come Napoli e Milano e laboratori che ospitano ricercatori.
Attraverso i fondi raccolti, grazie all’omonima maratona televisiva e alle iniziative locali e nazionali, la Fondazione Telethon ha potuto progredire nella ricerca e nella conoscenza scientifica raggiungendo ottimi risultati.



Anche quest’anno gli eventi Telethon saranno presenti in tutta Italia, interessando anche la città di Catania. 
Il 19 maggio 2013 l’iniziativaWalk of life” si pone lo scopo di portare sul territorio il suo messaggio di solidarietà, raccogliere sempre più fondi da destinare alla ricerca scientifica sulle malattie genetiche e dare una risposta concreta di cura ad ogni persona che ne è affetta.Walk of Life” è, dopo la maratona TV, una seconda grande opportunità per far correre più velocemente la ricerca su queste patologie.

La “Walk of life – corri per Gabriele” domenica 19 maggio partirà da piazza Università a Catania, con la maratona competitiva e una passeggiata non agonistica, che muoverà per zone del centro storico: via V.Emanuele, via Ventimiglia, via Teatro Massimo, per poi fare ritorno da via San Giuliano e da via Etnea. L’iscrizione prevede, con un’offerta alla fondazione Telethon, un ricco pacco gara con t-shirt e zaino della manifestazione e vari gadget offerti dagli sponsor.

Anche l’Università di Catania si rende partecipe dell’iniziativa: il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali (ex facoltà di Scienze Politiche) nei giorni precedenti la manifestazione sarà disponibile, grazie all’allestimento di un banchetto, ad offrire tutte le informazioni relative alla maratona, ci si potrà iscrivere e prenotare la propria maglietta con la relativa misura.

“Walk of life” non è solo una maratona ma, soprattutto, una “passeggiata di vita”, una corsa verso la speranza perché, a differenza della competizione, la ricerca corre sempre verso nuovi traguardi.

Barbara Sciacco

venerdì 5 aprile 2013

Monster University Tour a Catania il 10 Aprile 2013


Arriva a Catania mercoledì 10 aprile alle 9:30, nell'aula 7 del Palazzo delle Scienze (corso Italia, 55), il Monster University Tour, il ciclo di incontri nelle università italiane organizzato da Monster.it, leader mondiale nel recruiting online, per aiutare i giovani ad orientarsi e a sfruttare al meglio le potenzialità di Internet per cercare un'occupazione.


Si tratta di un evento della durata di mezza giornata, organizzato in collaborazione con il Centro Orientamento e Formazione e i Servizi Placement dell'Università di Catania, in cui gli esperti di Monster incontreranno vis-à-vis gli studenti affrontando temi come la ricerca di lavoro online e l’utilizzo dei siti di recruiting, come valorizzare al meglio il proprio profilo sui social network, cosa scrivere e cosa evitare nel cv e quali sono le mosse giuste migliorare la propria reputazione online.

Monster.it da un lato aiuta i candidati a cercare lavoro, una nuova occasione professionale o a realizzare al meglio le proprie aspirazioni, dall’altro supporta le Aziende a trovare in modo rapido ed efficace i migliori talenti disponibili grazie al Database di CV più grande in Italia e nel mondo e a un portafoglio di servizi in grado di supportare l'intero processo di selezione.

Per partecipare all'evento è necessario prenotarsi inviando un'email a jobplacement@unict.it indicando in oggetto "Monster University Tour".

fonte: Bollettino d'Ateneo UniCt

mercoledì 27 marzo 2013

Indignazione: dove e perché!


Cos’è che porta l’uomo a scandalizzarsi di un termine che ormai è di uso comune?
Mi esprimo meglio: oggigiorno si sentono spesso frasi ingiuriose che vengono scambiate per semplici frasi ad effetto che non danno scalpore, anzi siamo talmente saturi di frasi ed esclamazioni che dovrebbero portare allo sdegno ma che nella cultura italiana invece esprimono ormai divertimento, mentre se la stessa frase viene detta in pubblico (in questo caso davanti al Parlamento Europeo) porta a una sorte di risentimento vero e proprio nei confronti di chi l’ha pronunciata (in questo caso il noto cantautore Franco Battiato).



Allora per cosa ci dobbiamo scandalizzare davvero?
Dovremmo iniziare a pensare che dobbiamo essere noi in prima persona, nella nostra vita quotidiana a darci una regolata, ad esprimere meglio i concetti mantenendo una padronanza di linguaggio. Forse ci costa uno sforzo tremendo quasi insopportabile perché questo significherebbe educarci di nuovo al pudore, al senso della morale, della discrezione, della prudenza. Utopia? Assurdità? Pazzia?
Queste parole ormai sono sconosciute, non hanno più senso … o forse per qualcuno un senso ce l’hanno ancora? E se si, qual è?

Analizziamo il punto della situazione.

La parola che è stata usata: “Troie”. Benissimo, perché suscita scandalo?
Tutti sappiamo bene il suo significato ma se qualcuno chiede il significato di “pudore” , dubito che vi sappiano rispondere in modo semplice e diretto. Sicuramente vi commenterebbero con una serie di giudizi che faranno il giro del dizionario italiano senza mai andare al punto della situazione. Ebbene se partissimo proprio da questa padronanza dei significati forse non ci troveremmo a dover usare certi espedienti, certe espressioni che portano allo scandalo.

Il nostro cantautore italiano da poco nominato assessore alla regione siciliana, ha detto queste parole davanti al Parlamento Europeo: Queste troie che si trovano in Parlamento farebbero qualsiasi cosa. E' una cosa inaccettabile, sarebbe meglio che aprissero un casino”. 
L’italiano medio, rimane perfettamente di stucco, ma perché? Una persona ha avuto il coraggio di dire una verità che in tanti sapevamo ma che mai era stata detta in modo così diretto! Ci sono parlamentari che all’interno stesso del nostro Parlamento continuano ad offendere il popolo italiano, offendono persino i colleghi stessi ma non ho visto tutto questo scalpore, quindi perché ora?

Riporto qui alcune frasi ingiuriose: Berlusconi: “Venghino venghino a investire in Italia, che non ci sono più i comunisti, ma belle segretarie”, e ancora Mauro Borghezio europarlamentare: "Quegli islamici di merda e le loro palandrane del cazzo! Li prenderemo per le barbe e li rispediremo a casa a calci nel culo!", Umberto Bossi: “Noi del nord lavoriamo per mantenere i meridionali che non fanno un cazzo dalla mattina alla sera”. 

Queste sono solo alcune frasi rivolte ad alcune categorie di persone: nella prima frase era rivolta agli imprenditori che dovrebbero investire qui in Italia solo per le belle donne rappresentate dalle segretarie, nella seconda frase non viene rispettata la comunità islamica che per quanto possa essere complessa e contorta come religione,gli  deve essere in ogni caso, garantita il rispetto come previsto dall’art. 3 ove si esalta l’uguaglianza del cittadino, nell’ultima frase si può ben percepire l’astio nei confronti dei meridionali. 
Dinnanzi a queste frasi, perché non ci si scompiglia nemmeno un po’? 
Perché facciamo allora i finti perbenisti davanti a una frase detta da una persona che in realtà non ha manifestato nessun tipo di razzismo, omofobia o altro. Bensì ha fatto presente una realtà che vive all’interno del nostro parlamento che va avanti da molto tempo, e che nessuno ha mai denunciato veramente, ove la categoria delle parlamentari donne (non ha fatto nomi e non era riferito a tutte le donne), riesce a scalare cariche politiche attraverso favoritismi (non ci è dato sapere fino a che punto si spingono), e le porta a rappresentare l’Italia persino fuori dal nostro paese con risultati pessimi e non penso di essere severa con il mio stesso sesso, cerco di essere obiettiva. 
Perché loro non si sentono insultate quando invece qualche loro collega fa delle esclamazioni colorite nei loro confronti? 
Forse perché la verità detta dal loro stesso collega fa meno male rispetto a quelle che potrebbe dire una persona estranea e per questo condannata?Berlusconi:  "a noi le signore, soprattutto belle, in Parlamento ci piacciono molto". Di Ombretta Colli dice: "Votate l'Ombretta: è brava, l'è una bela tusa e canta bene". E alla Fao saluta in particolare "le belle delegate". 

Insomma l’indignazione dove sta? 
In una frase forte ma veritiera di Battiato o su una continua spettacolarizzazione e sfrontataggine di alcuni nostri Parlamentari che offendono il nostro essere italiano? 
A voi l’ardua sentenza!

Federica Tinè

giovedì 21 marzo 2013

Giornata Mondiale della Poesia


“La poesia che sboccia come un fiore a Primavera”
(pensiero di “Giovanni Porta”, esperto di poesia e teatro)



“Il 21 Marzo è la Giornata Mondiale Della Poesia, ove annualmente da ben XIII anni si celebra l’importanza e il vero significato della poesia”
Fu istituita dalla XXX Sessione della Conferenza Generale UNESCO nel 1999 e celebrata per la prima volta il 21 marzo seguente. La data, che segna anche il primo giorno di primavera, riconosce all’espressione poetica un ruolo importate nella promozione del dialogo e della comprensione interculturali, della diversità linguistica e culturale, della comunicazione e della pace.

Ogni anno milioni di persone compongono  versi poetici per sfuggire da una realtà che li circonda, a volte opprimente e con la poesia evadono dalla realtà per immergersi in una realtà fatta di sentimento, amore ed emozione. Chi compone poesie, compone versi che rappresentano fatti sentimenti ed ideali che fanno suscitare emozioni.
Originariamente la poesia fu intesa come “Creazione Originale” e perciò contrapposta all’arte, cioè alla capacità fondata sull’esercizio.

Platone relegò il ruolo della poesia ad una imitazione della realtà che a sua volta imita il mondo reale ma Aristotele la riabilitò assegnandole la funzione di “rappresentazione del vero universale”
Con Aristotele la poesia prende vita e con essa tutti i suoi poeti che fino ad allora erano stati relegati al ruolo di semplici scrivani. Con il passar del tempo la poesia prende possesso di una sua vera identità che viene riportata tutt’oggi solo che con contenuti e con forme diversi da un tempo.

Ricordare la poesia con una giornata dedicata ad essa ci fa capire che dietro versi poetici, romantici, allegorici del nostro tempo si celano realtà e sentimenti  nascosti di chi li scrive e di chi li legge perché li fa suoi.
Sono molte le iniziative riguardanti questa giornata, forse c’è ne vorrebbero di più per sensibilizzare questa forma d’arte che nel nostro tempo si sta estinguendo togliendo alla nostra epoca una forma d’arte che ha dato vita agli amori più sinceri e che ha espresso in tutte le sue forme l’amore come forma di arte piena fine a se stessa.

Veronica Cantarella