lunedì 14 novembre 2011

Chi è Mario Monti?


Dal 13 Novembre l'Italia ha un nuovo Presidente del Consiglio, le dimissioni di Silvio Berlusconi hanno portato il Presidente della Repubblica a scegliere un'alta personalità tecnica come premier. L'Europa e i mercati ci chiedono di avere credibilità e con questa nomina Napolitano ha restaurato la competenza meritata nell'esecutivo italiano.
Tuttavia la democrazia ha subito un duro colpo, noi non abbiamo eletto il signor Monti e molti di noi ancora non lo conoscono nemmeno (33%), l'eccezionalità dell'evento permette di non gridare al golpe ma, sicuramente, non dobbiamo prenderci l'abitudine.
Le domande, però, che ci frullano in testa sono legittime:  "Chi è Mario Monti?" "Cosa dobbiamo aspettarci?" "Quanto durerà?".

Alla prima è facile rispondere perché il nostro nuovo premier ha un curriculum vasto ed eccellente, si è specializzato a Yale, ha fatto ricerca con un premio nobel (Lawrence_Klein), è stato rettore e poi presidente, della Bocconi ecc ecc...
Alla seconda domanda si può dare una risposta approssimativa ricavata dalle dichiarazioni fatte da anni dallo stesso Monti.
In via generale il prof. è favorevole alle liberalizzazioni e predica il rigore dei conti pubblici, e credo manterrà i conti a posto, ma non farà un granché sulle liberalizzazioni per i termini del suo mandato.
Non basta per risollevare l'Italia, Monti, ci rassicura con due paroline magiche: CRESCITA ed EQUITA'.
Queste due paroline mi hanno fatto trasalire e sognare almeno un anno tranquillo, ma non sono un illuso, e credo che il prof. non sia lo spirito del mondo a cavallo.
Sono quasi sicuro che la prima parola d'ordine verrà rispettata ma se si parlerà di reintroduzione dell'ICI sulla prima casa, dell'innalzamento dell'età pensionabile e di licenziamenti facili possiamo dire addio all'equità.
Infine tocca a rispondere alla terza domanda, sono quasi certo che durerà fino a fine legislatura e non saprei dirvi cosa me lo fa dire con certezza, sarà che gli uomini quando salgono su una poltrona è impossibile staccarli, chiamatela pure diffidenza ma torneremo a votare nel 2013. Teniamoci comunque pronti.

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