martedì 15 novembre 2011

L'Italia dei "mancanti" Diritti Civili




In occasione della manifestazione del 5 Novembre 2011, l'associazione Orbis ha incontrato l'On. Paola Concia ed ha avuto l'opportunità di rivolgerle una velocissima domanda sull'attuale condizione e sul rispetto dei diritti civili in Italia. Di seguito la risposta della deputata del Partito Democratico.



I Giovani Democratici di Catania si sono spesi attivamente per portare avanti l'iniziativa del registro pubblico delle unioni civili al comune nel corso dell'estate, con la campagna "Diritto di amare", ma di fatto l'omofobia ed i pregiudizi sono difficili da spezzare e da superare.

Come afferma l'On. Concia c'è bisogno di un lavoro a monte per cambiare la mentalità e quelli che sono i pregiudizi nei confronti di tutte quelle coppie che vengono, letteralmente, perseguitate e martellate dai giudizi della gente perché sono diverse da uno status di presunta "normalità".

Come si può dire di vivere in un paese civile quando appena si vede una coppia omosessuale tenersi per mano per strada ci si indegna? Quando l'essere gay viene messo al pari di una condizione di disagio o quasi come un handicap?

E' questo lo status di cose da cambiare, il vero motivo per cui indignarsi, la campagna che chi ha un minimo di coscienza e di rispetto per l'uguaglianza e le pari opportunità dei diritti, a cui si fa riferimento nell'articolo 3 della Costituzione ("Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.").

Sta a noi tutti, cittadini comuni, riportare all'Italia la cosiddetta "seconda gamba" con la quale poter correre e rimettere in piedi il paese, abbandonando, di fatto, i pregiudizi e l'omofobia.

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