sabato 28 gennaio 2012

UN GIORNO PER RICORDARE!


« La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati. » Così recita il testo dell’articolo 1 della legge n. 211, con la quale si riconosce il giorno 27 gennaio come giornata in commemorazione delle vittime del nazionalsocialismo e del fascismo. Ogni anno ne sentiamo parlare e riparlare, così come è giusto fare, e quindi con questo articolo non ho intenzione di ripetere cose già sentite o di raccontarvi la storia di ciò che avvenne.
Ritengo che queste siano cose che ognuno di noi sa. Ma è anche giusto cercare di trovare un minuto della propria giornata per ricordare, per riflettere e per capire, non tanto cosa è avvenuto ma cosa hanno passato tutte queste persone e come, chi è riuscito a sopravvivere, porti dentro di se un peso che continuerà a lacerarlo dentro. Sono passati molti anni ormai, ma nonostante ciò, se si ascolta attentamente, si possono ancora sentire le grida e le sofferenze di uomini, di donne e di bambini che sono morti ingiustamente e soprattutto con una crudeltà del tutto disumana. Allora , per tutti noi che facciamo parte della nuova generazione, che ci offendiamo se non riusciamo ad avere il nuovo cellulare, o l’ultimo paio di scarpe appena uscito, per noi che molto spesso è l’apparenza quella che conta, per noi che non abbiamo tempo di ringraziare i nostri genitori perché siamo troppo presi da noi stessi, insomma per noi che almeno una volta dovremmo fermarci e chiederci : sono queste le cose veramente importanti nella vita? Beh, io non credo, o almeno non ci si può soffermare a questo se si riflette seriamente sul fatto che ai tempi ciò che contava era riuscire ad avere un tozzo di pane. E come disse uno dei testimoni più importanti che sono sopravvissuti , “ Meditate che questo è stato ….” . Con questo voglio concludere lasciandovi il ricordo di una tragedia che, come me, spero porterete tutti dentro di voi.

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